lunedì 15 ottobre 2012

APPUNTI SULLA OFF-GRID ACADEMY


Ogni progresso deriva sostanzialmente da una profonda insoddisfazione e la nostra insoddisfazione è legata al fatto che percepiamo questo modello di sviluppo come profondamente insostenibile.

Tale insostenibilità trova la sua ragion d’essere, da un lato, in una scarsa lungimiranza dal momento che a lungo termine questo modello non valuta attentamente il crescente consumo energetico, di risorse e di territorio, che è oggettivamente eccessivo e fuori scala e, dall’altro, da una immensa concentrazione per cui pochi soggetti, di fatto, detengono il controllo di quegli stessi fattori sui quali si basa questo modello (energia, ma anche produzione alimentare e gestione del potere economico e finanziario).

Si viene cosi a creare una profonda contraddizione: alta connettività ed estesa rete di contatti soprattutto virtuali a livello globale, profondamente ‘in-grid’, ma al contempo una concentrazione, mai avuta prima nella storia, di elementi di controllo e di distribuzione di ciò che sostanzia questa nostra società (energia, cibo, cultura, finanza, etc…).

E’ importante notare anche che questi nodi, sui quali si concentra cosi tanto potere, godono di una assoluta extraterritorialità, per cui sono in tutti luoghi e da nessuna parte contemporaneamente.

Ecco, il nostro obiettivo è quello di ridare territorialità concreta e diffusa a questi nodi e ciò lo si può fare costruendo modelli totalmente off grid per quello che riguarda la produzione di energia, cibo, mobilità, gestione del territorio, facendo forza ed utilizzando al contempo la grande opportunità di essere in rete per scambiarsi idee, proposte, intuizioni, soluzioni.

Da lungo tempo la FDS si sta occupando di questo: da innovativi impianti di compostaggio, a progetti che vedono la partecipazione attiva dei cittadini alle scelte strategiche e di bilancio dei territori, dalla costruzione del primo idrogenodotto in area urbana quale elemento di approvvigionamento energetico sostenibile e diffuso, fino al box off-grid, una piccola struttura modulare che permette ad ogni unità abitativa di essere staccata da ogni rete, producendo la propria energia da fonti rinnovabili, ma anche di essere indipendente dal punto di vista della mobilità, capace di utilizzare le acque reflue o l’idrogeno per cucinare. L’off grid box, come primo passo concreto in direzione di un più ampio paradigma che prevede, in futuro, di rendere intere comunità a bollette zero e a zero emissioni e comunità consapevoli e responsabili del loro ruolo attraverso la partecipazione diretta dei cittadini.

La off-grid Accademy vuole essere dunque il luogo in cui concentrare ed anche mettere in rete, tutte le migliori pratiche che vanno nella direzione dell’autoproduzione energetica, alimentare, di mobilità ed anche di gestione sociale. Un luogo dove anche riscoprire e riattualizzare antiche competenze e conoscenze che rischiano altrimenti di scomparire, ma che sono fondamentali per disegnare questo nuovo paradigma se, come sosteneva Orwell, chi ‘controlla il passato, controlla anche il futuro’. Un luogo capace anche di fare educazione per i più piccoli con la Off-Grid Academy for Kids, perché pensiamo che un bosco forte nasce a partire da buoni semi.

Il 19-20-21 ottobre prenderà allora il via questo percorso e lo si avvierà per prima cosa coinvolgendo una serie di persone che, in maniera partecipata, definiranno i moduli formativi, i temi, i nodi da attivare, i soggetti da chiamare per dare gambe a questa scommessa che vorrebbe partire dall’estate prossima.

Lo iniziamo a Capraia perché è già un’isola ed anche simbolicamente reca con sé importanti implicazioni rispetto all’idea finale, cioè quella di comunità off-grid. Lo facciamo a Capraia, che è all’interno del Parco nazionale dell’arcipelago toscano, perché vorremmo dimostrare che è possibile  rendere off-grid anche altre isole, con questo risparmiando e salvaguardando l’ecosistema.